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Quando si parla di disturbi alimentari, pensiamo subito al corpo, al peso, al cibo. Raramente pensiamo alla bocca. Eppure i denti e le gengive sono come uno specchio: raccontano tanto della nostra salute e spesso sono i primi a lanciare segnali di allarme.
Perché parlarne
Anoressia, bulimia e binge eating disorder non sono solo “problemi con il cibo”: sono condizioni complesse, che coinvolgono il corpo, la mente e le emozioni. E la bocca ne risente più di quanto si creda.
Con questo articolo voglio aiutarti a capire quali segni possono comparire in bocca e perché è importante non sottovalutarli. Non è un discorso di estetica: è salute a 360 gradi.
I denti: consumati e più sensibili
Uno dei segni più frequenti è l’erosione dello smalto. Succede soprattutto quando ci sono episodi di vomito: l’acido dello stomaco corrode piano piano i denti, che diventano più gialli, fragili e sensibili.
Chi vive questa situazione spesso racconta fastidio con il freddo o il caldo, o nota che i denti sembrano “più corti”. Sono segnali da non ignorare.
Carie e bocca secca
Anche le carie possono essere più frequenti. Non tanto per la quantità di zuccheri in sé, ma perché spesso mancano i naturali meccanismi di difesa:
- la saliva diminuisce (la bocca si secca per disidratazione o per farmaci),
- l’acidità aumenta (soprattutto dopo il vomito),
- l’igiene quotidiana può diventare irregolare.
Risultato? I denti sono più esposti agli acidi e si rovinano più facilmente.
Gengive e alito
Le gengive nei disturbi alimentari diventano più fragili: si arrossano, sanguinano facilmente e possono ritirarsi, lasciando scoperte le radici dei denti.
Un altro segnale che pesa molto è l’alito cattivo. Può dipendere dal vomito frequente, dalla bocca secca o da gengive infiammate. E non è solo un disagio estetico: è un sintomo che ci parla di squilibri interni.
Le mucose e le ghiandole salivari
Le labbra secche e spaccate, la lingua liscia e dolorante, piccole ulcere o bruciori continui in bocca: sono tutte manifestazioni comuni.
In chi soffre di bulimia, le ghiandole salivari (soprattutto le parotidi) possono gonfiarsi, dando al viso un aspetto diverso e spesso fonte di disagio.
Un messaggio importante
Se riconosci qualcuno di questi sintomi in te o in una persona cara, non vederli come un “problema ai denti” isolato. Sono campanelli d’allarme di qualcosa di più grande.
La buona notizia è che, con un percorso di cura e con il supporto giusto, molti di questi danni si possono fermare o migliorare. E soprattutto, affrontare i disturbi alimentari significa prendersi cura della propria salute a 360 gradi.
Conclusione
La bocca non mente: spesso rivela quello che dentro fatichiamo a dire.
Prendersi cura di sé significa anche ascoltare questi segnali.
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