Accogliere tuttə nello studio: perché lo dico anche se dovrebbe essere ovvio

⏱️ Tempo di lettura: 6 minuti

Alle elementari ricordo di aver studiato per la prima volta la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Ricordo che rimasi colpita da un concetto tanto semplice quanto rivoluzionario: ogni persona ha diritto alla vita, alla libertà e alla dignità.
Forse vivere in un mondo pienamente equo può sembrare un’utopia, ma credo profondamente che anche una sola voce, anche una sola goccia, possa contribuire a cambiare qualcosa.
Come disse Desmond Tutu: Se sei neutrale in situazioni di ingiustizia, hai scelto la parte dell’oppressore.”

È un pensiero che torna spesso nella mia mente, soprattutto di fronte alle ingiustizie che continuano a scuotere il mondo, come quello che sta accadendo oggi a Gaza e in tanti altri luoghi.

Un principio che dovrebbe essere ovvio

Sento il bisogno di dirlo chiaramente: nel mio lavoro chiunque è il benvenuto e deve sentirsi al sicuro.
Potrebbe sembrare ovvio, ma non sempre lo è.
Per me invece è un principio fondamentale: non conta l’orientamento sessuale, l’identità di genere, la provenienza culturale o qualsiasi altra differenza. Conta la persona. Punto.

Come igienista dentale, il mio compito non è solo occuparmi della salute orale, ma anche creare uno spazio dove la relazione di cura si fonda su ascolto, empatia e rispetto. Il Codice Deontologico degli Igienisti Dentali (2025) lo sottolinea con forza: la nostra professione deve essere includente e mai escludente, nel pieno rispetto della dignità e della libertà di ciascuno.

Salute, diritti e politiche sociali: un legame indissolubile

Non possiamo dimenticare che la salute non è mai solo una questione clinica. È anche il risultato di scelte sociali, culturali e politiche.
Le politiche sanitarie e sociali hanno un impatto diretto sul benessere delle persone: pensiamo all’accesso equo alle cure, alla tutela delle minoranze, alla protezione delle categorie più fragili.

Parlare di inclusione nello studio dentistico significa inserirsi in questo contesto più ampio. La Costituzione italiana ci ricorda che la salute è un diritto fondamentale e che ogni cittadino deve poter accedere a cure di qualità senza discriminazioni.
Allo stesso modo, il Codice Deontologico degli Igienisti Dentali (2025) richiama al dovere di contrastare ogni condizione di emarginazione e di garantire equità in salute.

Per me, anche questo è “fare prevenzione”: non solo prevenire carie e malattie gengivali, ma contribuire – nel mio piccolo – a costruire una società più giusta, dove nessuno si senta escluso.

Il silenzio non basta

Molti pensano che non parlarne significhi restare neutrali. Io credo invece che il silenzio rischi di sedimentare ciò di cui invece dovremmo essere consapevoli.
Per questo ho scelto di scrivere queste righe: perché non basta non discriminare, è importante dichiarare con chiarezza che ogni persona è accolta e rispettata.

In conclusione

Questo blog nasce dal cuore e dalla convinzione che anche una voce singola, anche una goccia, possa fare la differenza.
Nel mio studio ogni persona è accolta per quello che è, con la certezza di trovare ascolto, rispetto e professionalità.

Pubblicato da Dott.ssa Sharon Melania Vena

Sono Sharon Melania Vena, igienista dentale laureata e regolarmente iscritta all’Albo professionale TSRM e PSTRP. Da oltre dieci anni mi prendo cura dei sorrisi con professionalità ma anche con tanta empatia e leggerezza, perché credo che la prevenzione non debba mai essere vissuta con ansia ma come un momento di fiducia e benessere. Lavoro presso lo Studio Dentistico Dr Paolo Politino a Buccinasco, dove ogni giorno unisco precisione clinica e voglia di fare squadra con i pazienti. Sto completando anche la laurea magistrale in Scienze della Nutrizione Umana, per offrire un approccio sempre più completo al benessere della persona.

Lascia un commento